Tre giorni importanti, tre giorni dolorosi, tre giorni di reincontri, di affetto, di dolcezza, di malinconia, di rabbia.

È stato bello reincontrare i vecchi compagni e conoscerne di nuovi, giovani e di allora; fra questi Tano D’Amico, storico fotografo romano degli anni ’70, che non avevo conosciuto mai di persona, pur conoscendone molte immagini.

È stata bella e affollata la presentazione al Vag61, piacevole il pranzo assieme a tanti volti, bello ascoltare i Gang, anche se mi sono avviato verso casa dopo pochi pezzi, il giono 10.

Sempre doloroso e malinconico il ritrovarsi l’11 sotto la lapide di Francesco, stimolanti le presentazioni delle tesi universitarie sul ’77 all’Archivio di via Avesella.

Ovviamente interessante ascoltare Tano e capire il suo rapporto con l’immagine.
Meno piacevole riguardare per l’ennesima volta le immagini della repressione subita nella mostra, anche se poi è giusto che queste immagini siano ancora e ancora e ancora ripresentate a chi non le ha vissute.

Saremo comunque qui anche il prossimo anno, perché non lasceremo che siano gli altri a raccontare la nostra storia.

 

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